Amore e passione di Antonio Spagnuolo

Nel vortice della imprevista fulmineità di uno sguardo, quando le pupille si dilatano per la scarica magnetica, un sottile palpito cerca di coinvolgere il subconscio tra le illusioni di Eros. La bellezza femminile è nella centralità di tutta la storia dell’uomo e per essa qualcosa di inatteso e di supremo al di là del volgare erotismo. La sublimazione e la eterea sorpresa della espressione di quel momento, che libera ed annulla la personalità per elevarsi al di sopra di ogni sensazione.

L’amore rappresenta la forza attrattiva che assicura la coesione dell’universo e la riproduzione della specie, ed in contemporanea forza creatrice pronta a manifestare il coinvolgimento della persona in toto, che agogna di possedere eternamente il bello ed il bene, parvenza di una realtà assoluta ed sensibile.

Tutta la nostra vita appartiene ad un sogno, sfugge al controllo in una condizione incerta, apparentemente inafferrabile , ma circondata da una luminosità sorprendente.

Ecco l’illusione che sconfigge Thanatos, emozioni e ritmo, conoscenza e senso, una brevissima ma immensa allucinazione che ci rende schiavi della persona cercata e ritrovata.

La passione potrebbe essere concepita come un desiderio intenso della persona fortemente amata, desiderio che diventa tendenza stabile e dispotica, tale da rendere difficile o impossibile il dominio della ragione attraverso i suoi principi, senza più una decisa chiarificazione del complesso mondo affettivo e tensionale, molte volte negativa nella sua comprensione morale. Un appetito veemente dei piaceri sessuali, accompagnato da furore e tormento, che rendono l’individuo preda molto spesso di insensate colpevolezze.

La passione non lascia spazi liberi, e riflette inconsapevolmente quella strana ed inconscia presenza del desiderio di morire, distoglie le fantasie della creatività e propone il maceramento dello spirito. Tendenza stabile e dispotica che rende impossibile il dominio della ragione, che si arricchisce di volta in volta di fattori emotivi ed immaginativi: un trauma di estrema semplicità.

Antonio Spagnuolo

Antonio Spagnuolo, poeta e scittore, è nato a Napoli il 21 luglio 1931. Presente in numerose mostre di poesia visiva nazionali e internazionali , inserito in diverse antologie, collabora a periodici e riviste di varia cultura.