E’ il risultato di un sondaggio condotto dalla tv inglese Bbc su trentamila tra uomini e donne

I soldi fanno bene all’amore. A stabilirlo, un sondaggio condotto qualche tempo fa dalla Bbc, la televisione inglese, che ha chiesto a quasi trentamila fra uomini e donne di tutto il mondo di dare un voto da uno a sette alla relazione tra passione amorosa e money. Bene, è risultato che tra lo stipendio e la voglia di intimità c’è un rapporto direttamente proporzionale. Il discorso, però, vale soprattutto per gli uomini. Un uomo ricco tende ad avere più rapporti sessuali di un uomo povero. Una donna ricca, invece, non sempre ha una libido superiore a quella di una indigente. Ma tant’è. Le risposte delle trentamila persone interpellate, appartenenti a centosettanta Paesi del globo, parlano chiaro. Più si guadagna, più si cerca un rapporto intimo.

Ma quali sarebbero le motivazioni? Secondo il professor John Manning, docente di psicologia all’Università del Central Lanchashire, che ha valutato le risposte e guidato la ricerca della Bbc, “maggiore è la presenza di testosterone in un individuo, più alta è la sua competitività nella vita ed in particolare nella sua attività professionale. Tutto sarebbe attribuibile all’ormone maschile, che influisce sull’autostima e di conseguenza sulla libido. Le persone con un massiccio livello di testosterone riescono a far valere di più i loro meriti, dimostrando che sono brave a raggiungere buone posizioni e guadagni elevati. L’appagamento e la posizione prestigiosa guadagnata in ufficio danno una sorta di scossa all’organismo e influiscono molto anche sull’impulso sessuale e la voglia di amare”.

Ma un uomo ricco è più seducente? Secondo Manning, “in genere gli uomini accumulano risorse economiche che usano per far accrescere il loro sex appeal. E quindi per attrarre le donne che si lasciano assorbire da uomini abbienti. Ma per una donna ricca è più difficile sedurre, perché gli uomini, di solito, sono più interessati ad altre qualità femminili (come l’aspetto fisico, la condizione anagrafica), che al conto in banca”.

Una donna ricca, sempre secondo il professore, ma non molto bella, ha meno possibilità di avere rapporti sessuali con uomini altrettanto ricchi e poco belli. E questo perché il gentil sesso, anche se ricco, quasi mai cerca un’avventura. Attento, al contrario, ad inseguire un rapporto serio, che assicuri marito e figli.

E continuando con il filone chimica e amore, di recente una rivista inglese di endocrinologia ha pubblicato un articolo su una ricerca condotta dall’Università di Pavia, guidata dal dottor Renzo Emanuele su sessanta coppie, relativa al rapporto tra l’amore e la molecola che stimola la crescita delle cellule nervose, isolata dal Premio Nobel, Rita Levi Montalcini. Secondo lo studio, nelle persone innamorate la sostanza proteica, studiata anche per importanti patologie come l’Alzheimer, ha una concentrazione pari a 230 unità, che a distanza di qualche mese comincia a ridursi. Sino ad arrivare a quota 120 nelle persone legate da più di un anno.

Che l’amore cambi e modifichi i comportamenti anche grazie alle azioni chimiche nel cervello non è una novità. Si sa, per esempio, che adrenalina e cortisolo uniti favoriscono accelerazione del battito cardiaco e sudorazione. Tra i neurotrasmettitori la serotonina favorisce la permanenza della persona amata nella memoria. E ancora, la stessa dopamina è la sostanza coinvolta nel processo di trasmissione del piacere e della gratificazione.