Las Sinsombrero, le autrici della  Generazione del ’27

Il caso delle autrici che hanno fatto parte di questo gruppo di intellettuali è particolarmente duro: se da una parte si citano e ricordano sempre più nomi come Federico García Lorca, Rafael Alberti o Luis Buñuel, da un’altra autrici come Ernestina de Champourcín o María Teresa León non vengono ricordate nemmeno nel loro paese. E’ un caso di “dimenticanza” storica e letteraria piuttosto importante, che, non raccontandone la vitanon permette nemmeno una lettura socio-culturale dell’epoca. Per questo ha preso vita questo progetto: www.lassinsombrero.com.

Serrana Torres, Manuel Jiménez Núñez e Tània Balló sono le responsabili di questo progetto, nato nel 2009 dall’idea dello scrittore Jorge Carrasco. Racconta Tània Balló “Leggendo Lorca Jorge si accorse che si citavano spasso autrici che condividevano la quotidianità di Lorca, Dalì o Buñuel, ma qual’era la loro storia?. Da questa curiosità’ iniziammo a chiederci se ci fossero state poetesse nella Generazione del ’27”.

Il progetto avanza con forza: l’obbiettivo è portare il nome delle Sin Sombreros nelle aule, nei blog, nei testi, etc… Sorprendentemente (proprio perchè occulte fino ad ora) la lista di queste autrici è davvero lunga: ne abbiamo scelte otto, forse le più rappresentative, ma vi invitiamo a visitare la pagina web, per conoscere meglio questo importante progetto.

Ernestina de Champourcín (Vitoria 1905 – Madrid 1999): poetessa, a 21 anni scrisse il suo primo libro di poesie. Durante la Guerra Civile fu infermiera, esperienza che segnò profondamente le sue opere posteriori. Visse in esilio con il marito, tra il Messico, Tolosa e Parigi e tornò in Spagna nel 1973. Qui riprese a scrivere solo dopo aver compiuto 90 anni. Nel 1992 fu candidata al Premio Principe delle Asturie per la Letteratura.

María Teresa León (Logroño 1903 – Madrid 1988): scrittrice, compagna del poeta Rafael Alberti. Studiò presso la Institución Libre de Enseñanza, e fu la prima spagnola a conseguire un Dottorato in Filosofia e Lettere. Scrisse per il quotidiano di Burgos usando uno pseudonimo, e nel 1929 pubblicò il primo romanzo. Pubblicò una ventina di opere tra romanzi ed opere teatrali. Con Alberti fondò le riviste Octubre e El Mono Azul (una legata al partito comunista, l’altra alla Repubblica); durante la Guerra Civile fu segretaria del Gruppo Scrittori Antifascisti e fu attivista durante le attività per mettere in salvo le opere del Prado.

Concha Méndez (Madrid 1898 – México 1986): poetessa e fondatrice con il marito Manuel Altolaguirre della casa editrice La Verónica. A loro si devono anche le edizioni della rivista Héroe e la gradne divulgazione delle attività culturali del momento. Esiliati a Prigi prima ed a La Avana poi, si stabilirono in Messico, dove aprirono una casa editrice dedicata agli scrittori spagnoli in esilio. Nel 1976 pubblicò l’ultima raccolta di poesie ” Vida o río”.

Maruja Mallo (Lugo 1902 – Madrid 1995): pittrice. A soli 20 anni si trasferì a studiare alla Real Academia de Artes de San Fernando de Madrid, entrando subito a far parte del circolo intellettuale della città. Fu sua l’idea, di attraversare la Puerta del Sol con Margarita Manso senza cappello (il sombrero, ndr), un atto assolutamente sovversivo per l’epoca. Artista geniale, ottenne grande riconoscimento solo in esilio: dal Portogallo si spostò in Argentina e poi a New York, dove si stabilì. Contemporanea di artisti come Andy Warhol (che la definì precorritrice  della pop-art) tornò in Spagna nel 1963, senza riconoscenza alcuna. Lavorò fino alla morte.

María Zambrano (Vélez-Málaga 1904 – Madrid 1991): filosofa. Alunna di Ortega y Gasset e García Morente, fu una grande ed importante sostenitrice della Repubblica. L’esilio la portòa Parigi ed a La Avana, a Portorico ed in Messico, dove lavorò come professoressa, giornalista e saggista. Tornò in Spagna nel 1984.

Rosa Chacel (Valladolid 1898 – Madrid 1994): scrittrice. Il suo primo amore fu la scultura, ma quando iniziò a scrivere si convertì nella più importante autrice della sua generazione. Pubblicò diversi articoli sulla rivista Occidente, di Ortega y Gasset. Esiliata in Svizzera visse gravi problemi economici, fino a quando (già 70enne) le vennero riconosciuti fondi che le permisero di tornare in Spagna e pubblicare uno dei suoi romanzi più amati “Barrio Maravillas”.

Josefina de la Torre (Las Palmas de Gran Canaria 1907 – Madrid 2002): scrittrice ed attrice. Gerardo Diego le dedicò una parte della sua Antología Poética del 1934. Pubblicò la sua prima raccolta di poesie nel 1927, intitolata “Versos y estampas”. Assieme al fratello fondò una compagnia teatrale, arte nella quale eccelse. Durante la Dittatura rimase in Spagna e pubblicò diverse opere con lo pseudonimo Laura de Cominges.

Marga Gil Roësset (Madrid 1908 – Madrid 1932): pittrice. Figlia di una famiglia bohemienne, a 24 anni era già conosciuta per le sue opere d’arte, fama che aumentò dopo l’amicizia con Juan Ramón Jiménez y Zenobia Camprubí. Nel 1932 distrusse la maggior parte delle sue opere, e si suicidò senza lasciare nessun addio nè lettere. Non se ne seppe mai il motivo.